Congelare per valorizzare il quinto quarto

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In un mercato alimentare congestionato, in cui l’embargo imposto da Putin ha obbligato le aziende a ridisegnare le proprie strategie, diventa di primaria importanza la capacità di ottimizzare tutte le fasi del processo, trovando il modo di valorizzare anche gli articoli meno pregiati ,  per assorbire il contraccolpo economico.

I produttori di carni fresche , si trovano a dover gestire tipologie di prodotti che per cultura, evoluzione dei costumi ed abitudini alimentari, hanno perso negli anni interesse da parte del consumatore italiano e conseguentemente valore nel mercato nazionale.

Molti paesi terzi hanno, al contrario, una costante grande richiesta di questa tipologia di prodotti,  acquistando, per qualsiasi specie animale, suina, bovina ed avicola ingenti quantitativi di alimenti congelati quali:

  • OSSI
  • CODE
  • PIEDI / ZAMPE
  • STERNI
  • TESTE
  • FRATTAGLIE

Garantendo la sicurezza dei prodotti esportati si creano le condizioni di reciprocità con i Paesi Terzi , aprendosi a mercati in grado di assorbire grandi quantitativi di prodotti a prezzi significativi, anziché  soccombere alla svalutazione del mercato nazionale.

Il settore delle carni e dei prodotti a base di carne è quello maggiormente regolamentato da accordi internazionali, che ne limitano la commercializzazione in rapporto alla specie animale ed all’area geografica di produzione.

Prerequisito indispensabile  per l’esportazione di prodotti alimentari è dunque la conformità alle disposizioni in materia di igiene degli alimenti vigenti nel Paese esportatore.

Lo stabilimento che produce e successivamente quello che si occupa di congelare devono essere in possesso si specifiche autorizzazioni sanitarie, rispondenti agli accordi che il Ministero Italiano ha siglato con i paesi terzi

In generale l’esportazione dall’Italia di carni bovine, ovine e caprine è fortemente limitata a causa degli effetti correlati al pericolo BSE/TSE tuttora presenti e monitorati in tutto il paese.
E’ ammessa, invece, l’esportazione delle carni suine e dei prodotti a base di carni suine, che tuttavia è condizionata dalla presenza sul territorio italiano della Peste Suina Africana, presente in Sardegna, e della Malattia vescicolare del suino in diverse aree del Paese.
Il rispetto degli standard igienici ,  il possesso  di autorizzazioni sanitarie, il metodo di confezionamento e la corretta congelazione  , costituiscono la corretta strategia per trovare la giusta fetta di mercato in cui vendere adeguatamente anche i prodotti della macellazione più modesti.

AFRICA ed HONG KONG in particolare , sono primari consumatori di questa tipologia di merce ; solcando questi mercati il produttore non dovrà più svendere a mangimisti i tagli anatomici costituenti il così detto quinto quarto .

Il prodotto viene adeguatamente trattato per prepararlo ad essere esportato :

  • Selezione
  • Confezionamento
  • Etichettatura secondo normativa vigente
  • Congelamento
  • Stoccaggio
  • Spedizione in container

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